Sito e-commerce - Quanto costa aprirlo e gestirlo?
Se hai deciso di aprire un ecommerce, che tu abbia già un negozio fisico o no, lascia che ti dica che è un’ottima idea.
Oggi tutto passa attraverso internet e la scelta di aprire un negozio online è il percorso più battuto da chi vuole crearsi un’attività autonoma e profittevole.
Attenzione però, la semplicità con cui oggi è possibile aprire un ecommerce non deve trarre in inganno. Si tratta sempre di un vero e proprio business e come tale presenta difficoltà.
Allora se volete sentire la risposta e avere tutte le informazioni relative al costo di un sito web ecommerce, continuate a leggere.
Poi c’è da considerare il costo di gestione di un sito ecommerce, che inizia da circa un centinaio di euro al mese ma è destinato a crescere in base alle vendite.
Come vedete è difficile rispondere alla domanda “costo sito ecommerce” così su due piedi. Se volete davvero sapere a cosa vai incontro, dovrete continuare a seguirmi nel resto dell’articolo in cui analizzeremo una per una le diverse variabili di costo e faremo delle stime piuttosto precise di cosa puoi aspettarti.
Dovete prevedere nel preventivo di spesa il costo del dominio e dell’hosting.
Il dominio (il nome che identifica univocamente la tua pagina web) può avere un costo di 20€/anno circa. Dipende anche dall’estensione, la parte finale dell’url.
Mentre l’hosting (lo spazio internet che ospita la tua pagina) ti può costare circa 200€ all’anno per uno di qualità, ma volendo i prezzi possono anche aumentare.
Manutenzione ordinaria
Nel caso la piattaforma subisse un guasto o un malfunzionamento inaspettati, bisognerà ovviamente ricorrere alle manovre necessarie per ripristinare il funzionamento. Ma quali sono invece gli interventi da applicare costantemente sull’architettura del tuo e-commerce? Iniziando dagli aspetti più intuitivi, occorre assicurarsi che periodicamente il software non presenti bug: tutti i siti presentano alcune vulnerabilità, ma non tutte si manifestano immediatamente.
Occorre verificare inoltre che l'e-commerce installi gli aggiornamenti di sistema, soprattutto quelli riguardanti la sicurezza, e che le funzionalità continuino ad operare correttamente anche in seguito ad ogni update. Occorre controllare che il portale non sia il bersaglio di tentativi di hacking e programma uno scadenziario per la pulizia dei file di log.
SEO
La denominazione Search Engine Optimization riunisce in sé una gamma molto ampia di operazioni: se ognuna di esse è fondamentale per qualunque sito web, per l’e-commerce lo è ancora di più. Questo tipo di portale presenta infatti una serie di criticità tipiche che solo una oculata strategia di SEO può risolvere efficacemente: un esempio evidente si ha nel fenomeno dei contenuti duplicati.
Fare SEO per e-commerce significa fornire al tuo sito ogni arma necessaria ad essere riconosciuto e valorizzato prima da Google e poi dal tuo target di mercato. Significa fare in modo che la struttura del sito sia ordinata, che le immagini siano efficaci e che i prodotti siano descritti in maniera funzionale. Infine, significa mettere l' eCommerce in sicurezza rispetto alle penalizzazioni algoritmiche.
PPC
Il Pay Per Click è una modalità di promozione a pagamento online nella quale l’inserzionista paga una certa quota solo quando un utente clicca sul suo annuncio. Le campagne pubblicitarie di questo tipo sono una grande occasione di business per l'e-commerce, perché possono dare una spinta decisa ed immediata alle visibilità dei prodotti.
Le campagne vanno però pianificate ed organizzate con cura. In particolare, occorre studiare attentamente il testo dell’annuncio, in modo che fornisca informazioni e attiri il consumatore; provane anche varie versioni ed osservare quali convertono di più.
Google Shopping
Google Shopping è uno dei canali paralleli con la quale è possibile affiancare al tuo e-commerce per aumentare la visibilità dei prodotti in vendita. È un servizio che permette ai commercianti di proporre determinati articoli, e ai consumatori di confrontarne il prezzo. I prodotti possono essere visualizzati sia nella shopping section di Google che nei Products Listing Ads (PLA) in testa ai risultati organici di ricerca.
Si tratta di uno strumento molto utile per gli e-commerce anche perché i PLA vengono mostrati anche tra i risultati delle ricerche per immagini: la presentazione visiva è fondamentale nell’industria dello shopping online, ed è per questo che sempre più commercianti stanno puntando su vetrine che permettano loro di sfruttarlo (vedi ad esempio il fenomeno del Social e-commerce su Pinterest).
Facebook ads
Se il vostro target di pubblico è anche parte della folta schiera che popola i diari e le pagine di Facebook (ed è probabile che sia così), allora tra le attività di Marketing che metti in atto nella gestione del vostro e-commerce è bene prevedere anche l’utilizzo di Facebook Ads. In generale, i social network ricoprono ormai un ruolo primario nell’ispirare gli acquisti online. Facebook non solo è il più diffuso, ma offre anche la possibilità di creare delle campagne altamente profilate.
Grazie ai molti parametri che è possibile impostare, gli annunci di Facebook Ads sono in grado di intercettare gli utenti che visualizzeranno l’annuncio in base ai loro interessi, alla loro provenienza geografica, alla fascia di età e ad altre informazioni personali.
Analisi dei dati
Raccogliere ed interpretare correttamente informazioni misurabili è fondamentale anche per capire quali siano i margini di miglioramento dell' e-commerce. I dati che descrivono e rendono quantificabili le performance del sito sono tanti; ne riportiamo di seguito solo alcuni fra quelli maggiormente significativi.
Tasso di conversione: la percentuale dei visitatori del sito che si trasformano in clienti, cioè che portano a buon fine l’acquisto dopo essere approdati sul' e-commerce.
Tasso di abbandono del carrello: indica quante persone hanno inserito uno o più prodotti nel carrello senza però poi completare l’ordine. Al di là del dato numerico, comprendere i motivi del fenomeno dei carrelli abbandonati è un ottimo spunto di miglioramento.
Costo di acquisizione di un cliente: la quantità di denaro spesa in media – sia in ambito commerciale che in quello del Marketing – per ogni nuovo cliente in un dato periodo di tempo.
Valore medio dell’ordine: un dato molto semplice che, nel caso dell' e-commerce, è utile per calcolare il potenziale guadagno e verificare così se il flusso degli ordini è in linea con gli obiettivi.
User experience
L'attività commerciale online è un’esperienza per l’utente: se volete che ne sia soddisfatto e decida di ripeterla, allora occorrerà renderla per lui gradita, semplice e scorrevole. Questo è forse l’elemento che più di tutti necessita di pratica e tempo per essere coltivato. Da un lato perché è necessario conoscere gli utenti per capire cosa piace loro; dall’altro, perché è un’attività che in fondo non ha mai fine. SI può sempre migliorare; inoltre, ciò che è meglio per i clienti può variare di momento in momento.
Nel concetto di User Experience rientrano diversi fattori, e l’usabilità del sito – che ruota attorno ad efficacia ed efficienza – è solo uno di essi. L’esperienza dell’utente è una conseguenza delle funzionalità, della presentazione, delle prestazioni e dell’intera attività svolta sul sito. Sulla base di essa, l’utente deciderà se il sito è affidabile, se i prodotti lo soddisfano, se registrarsi, se concludere l’ordine, se tornare.
Oggi tutto passa attraverso internet e la scelta di aprire un negozio online è il percorso più battuto da chi vuole crearsi un’attività autonoma e profittevole.
Attenzione però, la semplicità con cui oggi è possibile aprire un ecommerce non deve trarre in inganno. Si tratta sempre di un vero e proprio business e come tale presenta difficoltà.
Allora se volete sentire la risposta e avere tutte le informazioni relative al costo di un sito web ecommerce, continuate a leggere.
Aprire un ecommerce
L’apertura di un negozio su internet oggi forse è una delle migliori idee per guadagnare online. L’emergenza sanitaria che abbiamo affrontato ha provocato un boom delle vendite su internet. Le nostre abitudini sono cambiate e se prima c’era ancora chi aveva paura di acquistare online, con la pandemia ha dovuto affrontare i propri dubbi e lanciarsi negli acquisti. Questo significa che si è verificato un aumento degli acquisti su internet da un lato, e la nascita di nuovi imprenditori dall’altro. Ma come abbiamo detto, l’apertura di un ecommerce è un business a tutti gli effetti. Come prima cosa dovrete avere ben chiaro cosa vendere online. Poi dovrete preparare un business plan, all’interno del quale occorrerà elencare tutti i costi che prevedete di sostenere, incluso il costo del sito ecommerce.Quanto costa un sito ecommerce, quindi?
Il costo dell’apertura di un ecommerce può essere meno di 1.000€, come vedremo, e arrivare a 5.000/6.000€ a seconda della dimensione, della complessità, della necessità di darlo in outsourcing (in gestione), etc.Poi c’è da considerare il costo di gestione di un sito ecommerce, che inizia da circa un centinaio di euro al mese ma è destinato a crescere in base alle vendite.
Come vedete è difficile rispondere alla domanda “costo sito ecommerce” così su due piedi. Se volete davvero sapere a cosa vai incontro, dovrete continuare a seguirmi nel resto dell’articolo in cui analizzeremo una per una le diverse variabili di costo e faremo delle stime piuttosto precise di cosa puoi aspettarti.
Costo sito ecommerce: come calcolarla
Dominio e hosting ecommerceDovete prevedere nel preventivo di spesa il costo del dominio e dell’hosting.
Il dominio (il nome che identifica univocamente la tua pagina web) può avere un costo di 20€/anno circa. Dipende anche dall’estensione, la parte finale dell’url.
Mentre l’hosting (lo spazio internet che ospita la tua pagina) ti può costare circa 200€ all’anno per uno di qualità, ma volendo i prezzi possono anche aumentare.
Manutenzione ordinaria
Nel caso la piattaforma subisse un guasto o un malfunzionamento inaspettati, bisognerà ovviamente ricorrere alle manovre necessarie per ripristinare il funzionamento. Ma quali sono invece gli interventi da applicare costantemente sull’architettura del tuo e-commerce? Iniziando dagli aspetti più intuitivi, occorre assicurarsi che periodicamente il software non presenti bug: tutti i siti presentano alcune vulnerabilità, ma non tutte si manifestano immediatamente.
Occorre verificare inoltre che l'e-commerce installi gli aggiornamenti di sistema, soprattutto quelli riguardanti la sicurezza, e che le funzionalità continuino ad operare correttamente anche in seguito ad ogni update. Occorre controllare che il portale non sia il bersaglio di tentativi di hacking e programma uno scadenziario per la pulizia dei file di log.
SEO
La denominazione Search Engine Optimization riunisce in sé una gamma molto ampia di operazioni: se ognuna di esse è fondamentale per qualunque sito web, per l’e-commerce lo è ancora di più. Questo tipo di portale presenta infatti una serie di criticità tipiche che solo una oculata strategia di SEO può risolvere efficacemente: un esempio evidente si ha nel fenomeno dei contenuti duplicati.
Fare SEO per e-commerce significa fornire al tuo sito ogni arma necessaria ad essere riconosciuto e valorizzato prima da Google e poi dal tuo target di mercato. Significa fare in modo che la struttura del sito sia ordinata, che le immagini siano efficaci e che i prodotti siano descritti in maniera funzionale. Infine, significa mettere l' eCommerce in sicurezza rispetto alle penalizzazioni algoritmiche.
PPC
Il Pay Per Click è una modalità di promozione a pagamento online nella quale l’inserzionista paga una certa quota solo quando un utente clicca sul suo annuncio. Le campagne pubblicitarie di questo tipo sono una grande occasione di business per l'e-commerce, perché possono dare una spinta decisa ed immediata alle visibilità dei prodotti.
Le campagne vanno però pianificate ed organizzate con cura. In particolare, occorre studiare attentamente il testo dell’annuncio, in modo che fornisca informazioni e attiri il consumatore; provane anche varie versioni ed osservare quali convertono di più.
Google Shopping
Google Shopping è uno dei canali paralleli con la quale è possibile affiancare al tuo e-commerce per aumentare la visibilità dei prodotti in vendita. È un servizio che permette ai commercianti di proporre determinati articoli, e ai consumatori di confrontarne il prezzo. I prodotti possono essere visualizzati sia nella shopping section di Google che nei Products Listing Ads (PLA) in testa ai risultati organici di ricerca.
Si tratta di uno strumento molto utile per gli e-commerce anche perché i PLA vengono mostrati anche tra i risultati delle ricerche per immagini: la presentazione visiva è fondamentale nell’industria dello shopping online, ed è per questo che sempre più commercianti stanno puntando su vetrine che permettano loro di sfruttarlo (vedi ad esempio il fenomeno del Social e-commerce su Pinterest).
Facebook ads
Se il vostro target di pubblico è anche parte della folta schiera che popola i diari e le pagine di Facebook (ed è probabile che sia così), allora tra le attività di Marketing che metti in atto nella gestione del vostro e-commerce è bene prevedere anche l’utilizzo di Facebook Ads. In generale, i social network ricoprono ormai un ruolo primario nell’ispirare gli acquisti online. Facebook non solo è il più diffuso, ma offre anche la possibilità di creare delle campagne altamente profilate.
Grazie ai molti parametri che è possibile impostare, gli annunci di Facebook Ads sono in grado di intercettare gli utenti che visualizzeranno l’annuncio in base ai loro interessi, alla loro provenienza geografica, alla fascia di età e ad altre informazioni personali.
Analisi dei dati
Raccogliere ed interpretare correttamente informazioni misurabili è fondamentale anche per capire quali siano i margini di miglioramento dell' e-commerce. I dati che descrivono e rendono quantificabili le performance del sito sono tanti; ne riportiamo di seguito solo alcuni fra quelli maggiormente significativi.
Tasso di conversione: la percentuale dei visitatori del sito che si trasformano in clienti, cioè che portano a buon fine l’acquisto dopo essere approdati sul' e-commerce.
Tasso di abbandono del carrello: indica quante persone hanno inserito uno o più prodotti nel carrello senza però poi completare l’ordine. Al di là del dato numerico, comprendere i motivi del fenomeno dei carrelli abbandonati è un ottimo spunto di miglioramento.
Costo di acquisizione di un cliente: la quantità di denaro spesa in media – sia in ambito commerciale che in quello del Marketing – per ogni nuovo cliente in un dato periodo di tempo.
Valore medio dell’ordine: un dato molto semplice che, nel caso dell' e-commerce, è utile per calcolare il potenziale guadagno e verificare così se il flusso degli ordini è in linea con gli obiettivi.
User experience
L'attività commerciale online è un’esperienza per l’utente: se volete che ne sia soddisfatto e decida di ripeterla, allora occorrerà renderla per lui gradita, semplice e scorrevole. Questo è forse l’elemento che più di tutti necessita di pratica e tempo per essere coltivato. Da un lato perché è necessario conoscere gli utenti per capire cosa piace loro; dall’altro, perché è un’attività che in fondo non ha mai fine. SI può sempre migliorare; inoltre, ciò che è meglio per i clienti può variare di momento in momento.
Nel concetto di User Experience rientrano diversi fattori, e l’usabilità del sito – che ruota attorno ad efficacia ed efficienza – è solo uno di essi. L’esperienza dell’utente è una conseguenza delle funzionalità, della presentazione, delle prestazioni e dell’intera attività svolta sul sito. Sulla base di essa, l’utente deciderà se il sito è affidabile, se i prodotti lo soddisfano, se registrarsi, se concludere l’ordine, se tornare.
Come calcolare il costo di realizzazione di un sito ecommerce?
Come si è potuto vedere davvero non è possibile fare un calcolo preciso di quello che può costarti un ecommerce mese per mese.
Facendo una media delle spese, per fornirvi un’idea, seppur orientativa, delle cifre di cui parliamo.
- Costo medio software media tra 10 e 300€/mese;
- Costo medio dominio 0€/mese;
- Costo gateway dipende dalle transazioni (se scegli la versione senza abbonamento mensile);
- Costo realizzazione ecommerce dai 300€ ai 1500€ una tantum.
- Costo gestione dai 100€ fino ai 300€
- Insomma con una spesa mensile di 150€ puoi muovere i tuoi primi passi nell’ecommerce.
L'investimento in campagne Ads va studiato su tutta una serie di parametri e in funzione dei vostri obbiettivi. Inoltre, tenete sempre a mente che il costo di questi software può variare in base alle funzionalità che si potranno aggiungere man mano con la crescita del business.
Speriamo di esservi stati utili e di avervi chiarito le idee sul costo di un sito ecommerce.
Articolo originale a cura di Ilaria Cazziol modificato e adattato da Martino Masu
Fonti : Net Strategy